In linea con le direttive ministeriali, gli alunni destinatari degli interventi sono coloro che presentano carenze in una o più discipline e situazioni socio/culturali precarie. Eventualmente si potranno analizzare anche i file INVALSI dei microdati. Sono questi, gli alunni che, in mancanza di adeguati supporti sono da considerare i fragili che probabilmente usciranno molto presto dai percorsi di istruzione e formazione proprio perché privi di strumenti culturali adeguati. La scuola e il territorio prossimo ad essa devono trasformarsi in luoghi da abitare attivamente. Grazie a un approccio orientato alla promozione delle “attitudini e capacità personali”, possono educare e formare individui che siano in grado di esercitare una cittadinanza consapevole e di auto orientarsi.
Il progetto si articolerà secondo 3 tipologie di attività come indicato nelle istruzioni operative. Sarà attenzionato anche il “percorso storico” dell’alunno per conoscere la situazione personale: ritardi, assenze, sanzioni disciplinari, ripetenze. Importanti saranno i percorsi di mentoring, individuali volti a recuperare la fragilità degli studenti più deboli, aumentare l’autostima e la sicurezza personale. I ragazzi individuati dal Team saranno seguiti individualmente e gli incontri potranno essere realizzati anche in orario antimeridiano per avere la possibilità di agire sull’aspetto relazionale oltre che sulle carenze di base. Per ridurre il divario relativo alle competenze alfabetiche e numeriche, literacy e numeracy, il progetto prevede la realizzazione di percorsi di potenziamento e accompagnamento, gestiti da docenti formati in pratiche didattiche che tengano conto delle difficoltà di apprendimento degli alunni e che siano capaci di motivarli ponendoli al centro del processo di insegnamento-apprendimento. Infatti, molti docenti dell’Istituto si sono formati sulla piattaforma Futura e quindi attueranno metodologie accattivanti in diverse discipline di studio. Accanto alle competenze di base, deve essere sostenuta l’acquisizione di competenze STEM, con particolare riguardo ai divari di genere, delle soft skills, delle digital skill e delle competenze multilinguistiche che rappresentano anch’esse un aspetto dei divari e la cui mancanza ,si trasformerà in difficoltà occupazionali o poco stimolanti. Il possesso di queste competenze è raggiungibile coniugando la didattica tradizionale con la didattica laboratoriale che, come è stato sottolineato dalle “ Indicazioni nazionali per il curricolo” è uno strumento per integrare conoscenze, abilità e competenze in un approccio unitario. Poiché esistono stili cognitivi e contesti di provenienza differenti non può essere efficace per tutti un unico percorso metodologico e proprio la didattica laboratoriale di qualsiasi tipologia permette di personalizzare l’apprendimento, adattandosi alle esigenze specifiche di ciascun studente. Per questo motivo verranno attivati percorsi formativi laboratoriali cocurriculari afferenti a diverse discipline e tematiche.
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